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Rota vince e se ne va (verso Roma)

Rota vince e se ne va (verso Roma)

Sarà Bruno Rota il nuovo direttore generale di Atac, l’azienda dei trasporti pubblici della Capitale? “C’è una commissione che deve decidere”, spiega l’assessore alle partecipate del Comune di Roma, Massimo Colomban, “noi ci atteniamo alla sua decisione. Credo che Rota abbia presentato la candidatura, ora sceglierà la commissione”.

Rota intanto proprio oggi, 30 marzo 2017,  terminerà il suo mandato di presidente e direttore generale di Atm, l’azienda milanese dei trasporti. Il sindaco Giuseppe Sala ha convocato per stamattina l’assemblea dei soci, con il compito di approvare il bilancio. Un modo per cacciare subito Rota, che aveva invece convocato l’assemblea per il 22 aprile, secondo la norma che prevede l’approvazione trenta giorni dopo la presentazione del bilancio, avvenuta il 21 marzo.

Niente da fare: dopo che il presidente aveva svelato il gioco in corso, che porterà le Ferrovie dello Stato a tentare la conquista della piazza di Milano a scapito di Atm, il sindaco e l’assessore al bilancio Roberto Tasca – che con le Ferrovie sta trattando da tempo per più partite – hanno accelerato la cacciata di Rota, che comunque ad aprile avrebbe chiuso il suo mandato. Ci sono stati giorni di tentativi andati a vuoto; un richiamo, come motivo per cambiare il consiglio d’amministrazione, alla legge Madia (che ad Atm non si applica); una convocazione dell’assemblea il 27 marzo, fallita per l’assenza dei tre componenti del collegio sindacale.

Dopo quello smacco, è arrivato l’ultimatum minaccioso di Sala che il 28 marzo ha inviato ai tre revisori una lettera durissima in cui accenna al possibile “venir meno dell’imprescindibile rapporto fiduciario” e della “lealtà istituzionale sottesi all’incarico a Voi conferito”. Invece dei trenta giorni previsti, Sala ha dato poche ore al Comune e alla società di revisione per controllare il bilancio. Oggi, dunque, approvazione quasi a scatola chiusa e, a fine assemblea, il consiglio d’amministrazione in carica lascerà il posto a quello nuovo nominato dal Comune. Cacciato Rota, si aprirà la ricerca del nuovo direttore generale. Tra i nomi che circolano, Arrigo Giana, Amerigo Del Buono, Cinzia Farisè.

Giana sarebbe un ritorno al passato: legato alla destra di Ignazio La Russa, era il potentissimo capo degli acquisti di Atm ai tempi del sindaco Letizia Moratti. Del Buono era il direttore reti di Atm fino a qualche mese fa, quando il capo di Fs, Renato Mazzoncini, lo portò al vertice di Busitalia, società di Fs. Farisè ora è amministratore delegato di Trenord, controllata a metà da Fs e Regione Lombardia, la società (disastrata: chiedere ai poveri pendolari) che le Ferrovie vorrebbero fondere con Atm per prendere il comando anche a Milano. Protestano i Cinquestelle e le opposizioni in Consiglio comunale. Il Codacons presenta un esposto in Procura. Arabella Caporello, direttore generale del Comune, si salva dal confronto chiesto dalle opposizioni tra lei e Rota.

 

 

 

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Il Fatto quotidiano, 30 marzo 2017
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