CULTURE

Non basta l’empatia a salvarci dal virus. Mittelfest 2020

Non basta l’empatia a salvarci dal virus. Mittelfest 2020

Il più internazionale dei festival italiani, il Mittelfest di Cividale del Friuli, quest’anno dovrà per forza fare i conti con il virus: per garantire spettacoli covid-free e per offrire spunti di riflessione sul nuovo mondo possibile dopo la pandemia. Lo fa indicando il tema dell’edizione 2020: l’empatia. È la strada proposta per ricominciare, ma senza illusioni: “Se ti ferissi e sanguinassi, preferiresti avere accanto a te, in quel momento critico, la tua amica più cara, che sviene quando vede il sangue, o un medico competente che può fermare il sanguinamento, agendo in modo professionale, senza alcun sentimento?”.

La domanda, già posta dallo scienziato americano Carl Sagan, è riformulata dal direttore artistico del Mittelfest, il pluripremiato regista di teatro e cinema di Sarajevo, Haris Pašović. L’empatia da sola non ci salverà. Ci aiuterà a riprendere la strada, però, se sarà unita a forti dosi di riflessione sul mondo prima della pandemia, nient’affatto da rimpiangere.

Ecco allora, dal 5 al 13 settembre a Cividale, venticinque progetti artistici, quattordici spettacoli musicali, nove teatrali, due di danza, con dieci prime assolute, partecipazioni di artisti da tutta l’Europa, con particolare attenzione all’area mitteleuropea e a quella balcanica. Saranno in scena, tra gli altri, Alessandro Benvenuti ed Elio Germano, Emma Dante e Maddalena Crippa, Romeo Castellucci e Vinicio Capossela.

Riflessioni sul totalitarismo di ieri e sul mondo da ricreare oggi. È il Mein Kampf di Adolf Hitler a essere riproposto da Elio Germano nello spettacolo teatrale Segnale d’allarme/La mia battaglia, in una trasposizione virtuale in cui il pubblico può partecipare, attraverso visori, al crescendo di parole che porta alla persuasione di massa. Romeo Castellucci presenta invece una videoinstallazione dal titolo Il Terzo Reich, bombardamento di segni, oggetti, parole, fino a una sorta d’ipnosi in cui la democrazia assomiglia tanto a un totalitarismo. La storia di Etty Hillesum, nata in Olanda da famiglia ebrea e morta ad Auschwitz a 29 anni, rivive nella riduzione di Giulia Calligaro e nella voce di Maddalena Crippa, nello spettacolo Deve trattarsi di autentico amore per la vita.

Alessandro Benvenuti presenta la propria esperienza del lockdown, raccolta giorno per giorno nelle pagine di un diario: un autore-attore, in isolamento e privato del suo naturale habitat, il palcoscenico, ritrova il palcoscenico con Panico ma rosa – Dal diario di un non intubabile. Alle vittime del Covid-19 è dedicato il concerto Per un Nuovo Mondo dell’Orchestra del Friuli Venezia Giulia, con brani dal Requiem di Mozart e dalla Sinfonia dal Nuovo Mondo di Dvorák.

Il concerto d’apertura del Mittelfest, il 5 settembre, sarà un Viaggio di Europa, intesa come la regina greca che ha dato il nome a quella che resta la nostra patria comune. Il viaggio è musicale e incrocia i ritmi caucasici, le suggestioni klezmer e gli echi balcanici di Abdo Buda Marconi Trio.

Emma Dante porta in scena Misericordia, il suo spettacolo “sulla fragilità delle donne, la loro disperata e sconfinata solitudine”. Dall’Olanda arriva invece la performance multimediale Ricollocazione globale delle scimmie evolute in un Esopianeta adatto alla ricreazione della Terra, che combina improvvisazioni musicali, immagini e partecipazione del pubblico attraverso un’app dello smartphone: per sperimentare un trasloco (virtuale) in un nuovo pianeta, dopo che abbiamo distrutto il nostro con il cambiamento climatico. Capossela porta infine a Cividale lo spettacolo Pandemonium in cui, come nella sua musica, caos, pandemia e demonio risuonano insieme.

Il Fatto quotidiano, 13 agosto 2020
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