MILANO

Le “preoccupazioni” del sindaco di Salaland

Le “preoccupazioni” del sindaco di Salaland

Il sindaco Giuseppe Sala dice di essere “preoccupatissimo”. A causa delle inchieste per abusi edilizi aperte dalla Procura di Milano. Sì, ha ragione: a Salaland ci sono seri motivi di preoccupazione.

Un sindaco dovrebbe essere “preoccupatissimo” per il fatto che nella sua città si costruisca infrangendo la legge, seguendo non le norme urbanistiche, ma le consuetudini del nuovo Rito Ambrosiano, che permettono di tirar su grattacieli con una semplice autocertificazione (la miracolosa Scia, Segnalazione certificata di inizio attività). Lo permettono in base a circolari comunali e determine dirigenziali che contraddicono però il Testo Unico sull’Edilizia: anche uno studente al primo anno di Giurisprudenza sa che, per la gerarchia delle fonti, le prime sono subordinate al secondo.

Un sindaco dovrebbe essere “preoccupatissimo” per il fatto che, a causa del nuovo Rito Ambrosiano, la città ha perso negli anni centinaia di milioni. Per la sola operazione Park Towers, secondo i consulenti della Procura il Comune ha perso 4,5 milioni, con una monetizzazione degli standard calcolata in base a prezzi che sono un quarto di quelli di mercato. Sono 140, dice il sindaco, le operazioni simili. Impossibile per ora fare conti precisi, ma ipotizzando, al ribasso, 4 milioni persi per ogni progetto, i cittadini milanesi avrebbero perso 560 milioni. Diventano miliardi se si considerano tutti i progetti degli ultimi dieci anni. Forse il calcolo lo dovrà fare, prima o poi, la Corte dei conti.

Un sindaco dovrebbe essere “preoccupatissimo” per il fatto che i suoi cittadini hanno perso negli anni una immensa quantità di servizi pubblici, strade, giardini, parchi, asili, scuole, piscine… Quanti spazi per la collettività abbiamo perso, negli ultimi dieci anni, per colpa del nuovo Rito Ambrosiano?

Un sindaco dovrebbe essere “preoccupatissimo” per il fatto che, in questa situazione, Milano è diventata una “città premium”, bellissima per chi ha costruito e per chi vive di rendita immobiliare, sempre più difficile da vivere per chi invece deve comprare una casa o pagare un affitto, per un appartamento o per un negozio, a prezzi sempre crescenti, e per chi deve pagare servizi privati (come centri sportivi e piscine) visto che gli impianti pubblici sono chiusi per ristrutturazione o ceduti ai privati.

Un sindaco dovrebbe essere “preoccupatissimo” per il fatto che Milano è diventata una città per ricchi, da una parte, e di ghetti per i poveri, dall’altra. Si assottiglia il ceto medio, la scena sociale urbana si polarizza sempre più. Milano era città multiforme e multiclasse, inclusiva e trasversale. Lo è sempre di meno. Qui costruire costa la metà che nelle altre metropoli europee: Milano è una sorta di paradiso fiscale dell’immobiliare che fa concorrenza al resto d’Europa facendo dumping immobiliare, per attirare cemento e fondi d’investimento, come l’Irlanda attirava le sedi societarie facendo dumping fiscale.

Ma no, il sindaco non è “preoccupatissimo” per tutte queste cose. Anzi, promette una delibera di giunta “per mettere in sicurezza” i progetti già avviati simili a quelli sotto indagine: ma se fosse provato che sono illegali, sarebbe una legalizzazione dell’illegalità.

È invece “preoccupatissimo” perché le inchieste della Procura rischiano di “fermare lo sviluppo”: basterebbe riportarlo dentro le regole. È “preoccupatissimo” perché 140 dipendenti del settore urbanistica hanno chiesto di essere trasferiti per paura delle indagini: basterebbe chiarire le regole entro cui devono agire. Ma no, invece di dire ai funzionari: “Da oggi basta illegalità in edilizia, dovete seguire la legge (e non il Rito Ambrosiano)”, dice: “Non preoccupatevi, vi pago io l’avvocato”. Ma Sala è un sindaco o un personaggio del Far West?

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Il Fatto quotidiano, 9 febbraio 2024
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