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I frati di Assisi: “Via il nostro logo dal Forum dell’Acqua delle lobby private”

I frati di Assisi: “Via il nostro logo dal Forum dell’Acqua delle lobby private”

I frati di Assisi hanno detto no. L’appello di Emilio Molinari e la sua lettera aperta al Papa (“Scacci i mercanti dal tempio!”) hanno ottenuto un primo risultato: il Custode generale del Sacro convento di San Francesco in Assisi, Marco Moroni, ha scritto una lettera a Endro Martini, presidente del comitato promotore della candidatura italiana al World Water Forum 2024, chiedendogli di togliere “il logo, le firme e ogni menzione del Sacro convento, della Basilica di San Francesco in Assisi e della comunità dei Frati minori conventuali” da ogni “materiale informativo e promozionale, elettronico e cartaceo, della candidatura italiana al Forum mondiale dell’Acqua”.

Tutto è iniziato con l’intervento di Molinari, ex senatore e leader storico del movimento per l’acqua pubblica, sul Fatto quotidiano del 23 gennaio 2022. “Il ministero degli Esteri ha lanciato la candidatura dell’Italia a ospitare, nel 2024, la decima edizione del Forum Mondiale dell’Acqua”, scriveva Molinari. “Attenzione. Non è un Forum indetto dall’Onu o da qualche altro organismo sovranazionale: è un’iniziativa del Consiglio Mondiale dell’Acqua, che è un organismo privato, privatissimo, con sede a Marsiglia, in Francia. È una lobby di aziende multinazionali dell’acqua, sostenuta da imprese come Veolia e Suez Lyonnes des eaux”.

Sono le stesse aziende che vogliono privatizzare l’acqua, contro i movimenti che si sono sviluppati in tutto il mondo e contro i 26 milioni di persone che hanno votato al referendum per l’acqua pubblica in Italia. Tutt’altra cosa sono i Forum Mondiali Alternativi, organizzati dai movimenti per l’acqua pubblica che si sono dati appuntamento a Ginevra nel 2005, poi a Istanbul, Marsiglia, Brasilia eccetera. Il Forum del 2024, invece, si annuncia come un grande evento, una specie di Expo dell’acqua che muoverà 10 milioni di persone e tanti, tanti soldi.

Si sono già fatti avanti i sindaci di Assisi, Stefania Proietti, e di Firenze, Dario Nardella, candidando le loro città a ospitarlo. E il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, lanciando la candidatura italiana, ha definito il Forum “il Rinascimento dell’acqua”: “Incredibile”, ha commentato Molinari, “se si pensa che il ministro ha finora ignorato un referendum, quello contro la privatizzazione dell’acqua, e la prima delle cinque stelle del suo movimento”.

Ora il Sacro convento di Assisi si smarca: “Abbiamo il singolare privilegio di custodire un luogo di altissimo richiamo simbolico, per la presenza della tomba e della memoria di san Francesco d’Assisi e anche per le testimonianze di arte che qui nel suo nome sono state realizzate”, ha scritto il Custode generale. “Sentiamo perciò come prioritario il compito dell’annuncio del Vangelo, in comunione con il Papa e i vescovi, secondo il carisma proprio di san Francesco e di quanti lo hanno seguito nella storia. Parte integrante di tale annuncio è la cura per il creato, dono di Dio per la vita dell’umanità, ulteriormente sottolineata dall’esperienza e dagli scritti di san Francesco, in particolare dal Cantico di Frate Sole, nel quale l’Altissimo onnipotente e buon Signore è lodato per tutte le sue creature, le quali assieme partecipano all’unico canto di lode. Fra di esse, sor’aqua, la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta”.

Nella sua lettera aperta a Papa Francesco, Emilio Molinari aveva scritto: “Ciò che è inaccettabile è che i popoli e le istituzioni internazionali siano gli invitati di un organismo privato, che Paesi e città gareggino nell’offrirsi a chi dell’acqua fa profitto. Dovrebbe offrirsi Assisi, la città della marcia della Pace e questo ha per me un sapore blasfemo. Mi rivolgo dunque a Lei, Papa Francesco, perché è la sola autorità che può cacciare i mercanti dal tempio e chiedere a tanti parroci sparsi in tutto il mondo: tuonate dai vostri pulpiti, tuonate che l’acqua non può essere quotata in Borsa, perché l’acqua è la vita”.

Papa Francesco non si è ancora espresso, ma viene citato nella sua lettera dal Custode generale di Assisi, laddove chiede “che si attui un confronto libero e aperto a tutte le istanze della società, ivi comprese quelle che si riconoscono nel Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua e negli altri movimenti che nel mondo si battono per le stesse ragioni, e che abbia come obiettivo imprescindibile che l’acqua, in ogni parte del pianeta, sia a disposizione di tutti e non possa essere ritenuta bene privato o privatizzabile, come autorevolmente espresso da Papa Francesco nell’Enciclica Laudato si’: ‘L’accesso all’acqua potabile e sicura è un diritto umano essenziale, fondamentale e universale, perché determina la sopravvivenza delle persone, e per questo è condizione per l’esercizio degli altri diritti umani”.

Dopo gli articoli del Fatto,  i frati del Sacro convento hanno comunicato la loro posizione sul Forum:
https://www.sanfrancescopatronoditalia.it/notizie/attualita/world-water-forum-2024-la-posizione-del-sacro-convento-di-assisi-52635

E anche la sindaca di Assisi ha chiesto che il Forum sia fatto sotto l’egida dell’Onu:
https://www.umbriacronaca.it/2022/02/10/assisi-ospitre-il-forum-world-water-council/

Il Fatto quotidiano, 10 febbraio 2022
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