POLITICA

“Ho rinunciato a Springsteen. Niente privilegi, noi 5 stelle siamo fatti così”

“Ho rinunciato a Springsteen. Niente privilegi, noi 5 stelle siamo fatti così”

Non solo ha rinunciato ai biglietti gratis per le partite di calcio a San Siro, ma anche per il concerto di Bruce Springsteen. “E questo mi è costato di più. Ma noi Cinquestelle siamo fatti così: ai privilegi dei politici rinunciamo. A tutti i privilegi”.

Patrizia Bedori, lei come consigliera Cinquestelle del Comune di Milano ha rinunciato a tutti i biglietti gratis per San Siro.

Come me hanno fatto gli altri Cinquestelle in Consiglio comunale, Gianluca Corrado e Simone Sollazzo. L’unico gruppo che rinuncia in blocco ai privilegi è quello del Movimento 5 Stelle.

Hanno rinunciato anche il sindaco Giuseppe Sala e tre consiglieri Pd (Carlo Monguzzi, Lamberto Bertolè e Milly Moratti).

Ma tutti gli altri, di destra e di sinistra, li hanno presi, invece. Mariastella Gelmini di Forza Italia e Alessandro Morelli della Lega hanno ritirato 44 biglietti su 44. Matteo Salvini 10 biglietti, Stefano Parisi 4. E 44 partite su 44  se le sono viste gratis anche Marco Fumagalli, Franco D’Alfonso ed Enrico Marcora, della lista Sala.

Come funziona il sistema?

Fino al settembre scorso, ogni consigliere comunale riceveva due biglietti gratis per le partite di calcio allo stadio di San Siro, più biglietti per i concerti rock e perfino per il teatro alla Scala. Dopo molte polemiche, a settembre 2016 il sistema è cambiato: i biglietti non arrivano più in automatico.

Il sistema si è corretto…

No, è peggiorato: ora i biglietti li devi proprio chiedere. Non puoi dire: mi sono arrivati, dunque li uso per non sprecarli; no, i consiglieri li chiedono espressamente. Così Gelmini, o Salvini, o Parisi, che vediamo poco in Consiglio comunale perché sono spesso assenti, sono invece molto attivi quando si tratta di approfittare dei privilegi: partite gratis, concerti gratis. Vengono poco, ma quando vengono prendono.

Per rinunciare a Springsteen però lei ha fatto fatica…

Sì, lo ammetto. Sarei andata volentieri a sentire il Boss a San Siro. Ma noi Cinquestelle siamo coerenti: abbiamo promesso ai cittadini di rinunciare ai privilegi e manteniamo la promessa.

Il Comune di Milano ha a disposizione per ogni evento a San Siro, partito o concerto, 370 biglietti gratis. A costo zero, perché sono compresi in una convenzione tra il Comune e i gestori dello stadio.

Ma perché mai questi 370 biglietti devono essere usati a sbafo dai privilegiati della politica? Mi sfugge il nesso tra amministrare bene una città e andare gratis allo stadio. Mica bisogna buttarli: basterebbe metterli in vendita e usare i soldi per i bisogni della città, devolverli a qualche organizzazione di assistenza… Da quest’anno si fa così per i biglietti del teatro alla Scala, che prima erano spartiti tra i consiglieri. Perché non estendere il sistema anche ai biglietti di San Siro? È che ci tengono troppo ai privilegi: i politici milanesi allo stadio gratis, i cittadini in coda alla biglietteria. E non è finita qui…

Altri privilegi?

Certo: parcheggio gratis in centro, nel garage di piazza Meda; soste libere in città, mentre i cittadini devono pagare; offerte speciali sugli abbonamenti ai mezzi pubblici Atm. Noi del Movimento 5 Stelle siamo gli unici che abbiamo rinunciato a tutto. Anche al telefonino e al tablet. Gli altri prendono e portano a casa.

Il Fatto quotidiano, 24 gennaio 2017
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