MILANO

Cinesi per Sala. Primarie, “non sapevano neppure dov’erano” (video)

Cinesi per Sala. Primarie, “non sapevano neppure dov’erano” (video)

Lunghe file, ieri, ai nove seggi in cui si è votato per le primarie del centrosinistra. La prima giornata si è conclusa con 7.750 votanti: il 51 per cento donne, solo il 7 per cento giovani sotto i 30 anni, il 4 per cento stranieri. Oggi i seggi in città sono 151, aperti dalle 8 alle 20. Come annunciato da giorni dal Fatto quotidiano, la comunità cinese di Milano, per la prima volta nella sua lunga storia che inizia negli anni Cinquanta, si è impegnata in una contesa elettorale, schierandosi per uno dei candidati, Giuseppe Sala. Non senza episodi imbarazzanti. Nella mattinata, è stato montato in via Paolo Sarpi, centro della Chinatown ambrosiana, un gazebo che distribuiva materiale in lingua mandarina che invitava a votare Sala. Solo dopo le segnalazioni e le proteste di alcuni cittadini sono comparsi manifesti e volantini che illustravano anche i profili degli altri tre candidati, Francesca Balzani, Pierfrancesco Majorino e Antonio Iannetta.

Che l’impegno delle organizzazioni cinesi sia tutto per Sala è provato anche da episodi accaduti al seggio di zona 2, il circolo Pd Luciano Lama di viale Monza. Il presidente di seggio, Carlo Bonaconsa, racconta: “Arrivavano cinesi che non sapevano né leggere né parlare l’italiano, non conoscevano le istruzioni, non sapevano come votare. Il sospetto che non ci fosse una consapevolezza di cittadini che sapevano che cosa stesse avvenendo in quel momento, io l’ho maturato”. Continua il presidente: “Arrivavano accompagnati da un ‘amico’ che insegnava come votare. Dopo qualche episodio così, diciamo sospetto, ho dato disposizioni di proibire l’ingresso all’accompagnatore: si entra uno alla volta, chi vuole votare viene da solo”. Ma come fate a sapere che votavano Sala? “Erano così ingenui”, risponde Bonaconsa, “che molto spesso venivano da me, aprivano la scheda e mi chiedevano se andava bene così”.

ECCO IL VIDEO DEL FATTOQUOTIDIANO.IT
http://bcove.me/015atcof

Un esponente della comunità cinese, quello che “insegnava” agli “amici” come votare, inseguito dalla cronista del Fatto quotidiano, si è incontrato in un bar con un consigliere comunale del Pd, Emanuele Lazzarini, e con la deputata renziana Lia Quartapelle (il video su ilfattoquotidiano.it). Democrazia “inclusiva”, spiegano i sostenitori di Sala, che tacciano di “razzismo” chi cerca di osservare che è strano il voto organizzato per Sala di persone a cui non è stato neppure spiegato chi e che cosa si sta votando. A reagire è il parlamentare Pd Emanuele Fiano: “Trovo irricevibili e disgustose le polemiche. È inaccettabile che chi manifesta contro il razzismo si scagli oggi contro nostri concittadini e connazionali di origine straniera che hanno deciso di partecipare direttamente e coscientemente alla scelta di chi sarà il candidato sindaco”.

Sul “coscientemente” ha qualche dubbio anche il presidente di seggio suo compagno di partito. “L’affluenza ai seggi anche di residenti di origine straniera”, rincara la dose Pietro Bussolati, segretario del Pd di Milano, “va considerata un successo della democrazia, non un problema. Significa che questi concittadini si sentono parte integrante della vita milanese e vedono in queste consultazioni una grande occasione di partecipazione”. “I votanti di origine cinese? Sono anche loro milanesi”, ha risposto Sala, che ha votato alle 12, dopo 40 minuti di fila, nel seggio allestito al Cam di corso Garibaldi.

Il primo dei candidati a votare è stato l’outsider Antonio Iannetta, che si è presentato poco dopo le 10 al circolo Pd di Porta Genova in via Tortona. Alle 11 hanno votato Majorino, nel seggio di via Barrili, e Balzani, al circolo Pd Molise Calvairate, accompagnata dal marito e dai tre figli. Le schede preparate per il voto sono 120 mila. L’obiettivo degli organizzatori è quota 67 mila: l’affluenza delle primarie 2011 che incoronarono Giuliano Pisapia.

ECCO IL SITO CINESE PER SALA
http://www.huarenjie.com/thread-5791584-1-1.html

 

Il Fatto quotidiano, 7 febbraio 2016
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