RUBY

Berlusconi, 10 milioni a Ruby e alle altre per truccare i processi

Berlusconi, 10 milioni a Ruby e alle altre per truccare i processi

Ora manca solo la decisione del giudice dell’udienza preliminare, per mandare sotto processo Silvio Berlusconi e le ragazze accusate di aver testimoniato il falso. È la conclusione dell’inchiesta Ruby 3, condotta dai pm Tiziana Siciliano e Luca Gaglio, i quali sostengono che l’ex presidente del Consiglio abbia pagato 10 milioni ad alcune ospiti delle feste di Arcore per addomesticare le loro testimonianze sotto giuramento davanti ai giudici dei processi Ruby 1 e Ruby 2. Sono 30 gli imputati, oltre a Berlusconi, accusati di falsa testimonianza. Di questi, 21 ragazze insieme al fondatore di Forza Italia devono rispondere anche di corruzione in atti giudiziari. Tra loro c’è Karima El Mahroug detta Ruby, la giovane allora minorenne che nel 2010, con la sua partecipazione al bunga-bunga di Arcore, fece scoccare le indagini. Accusato di corruzione in atti giudiziari anche l’avvocato Luca Giuliante, ex legale di Ruby e suo informale tutore. I pm sostengono che abbia gestito il denaro che Berlusconi ha messo a disposizione della ragazza. Il suo ex fidanzato, Luca Risso, è accusato invece di riciclaggio, per aver usato e investito quel denaro, prevalentemente in Messico.

Tra i testimoni considerati falsi o reticenti ci sono anche la senatrice Maria Rosaria Rossi, accusata di falsa testimonianza, e il cantante e amico storico di Silvio Berlusconi, Michele Apicella, che risponde di falsa testimonianza ma anche di corruzione in atti giudiziari. Al giudice dell’udienza preliminare i pm presenteranno il materiale acquisito durante le indagini: documenti, intercettazioni, messaggi WhatsApp e video. Provano, secondo l’accusa, che Berlusconi dal 2011 in poi avrebbe comprato il silenzio o la reticenza delle ragazze e di altri ospiti presenti alle sue “cene eleganti”, poi chiamati a testimoniare nei processi a Berlusconi (infine assolto dall’accusa di prostituzione minorile perché ritenuto non consapevole dell’età di Ruby e di concussione perché non ritenuta provata la costrizione) e ai tre “mediatori” che raccoglievano le ragazze da portare ad Arcore, Lele Mora, Emilio Fede e Nicole Minetti.

Per le loro testimonianze addomesticate, gli ospiti del bunga-bunga hanno ricevuto, secondo l’accusa, una decina di milioni, di cui 7 finiti a Ruby. Bonifici bancari, assegni, ma anche case, auto, contratti di lavoro fittizi. Tredici indagati dell’inchiesta Ruby 3 hanno visto archiviata la loro posizione, per decisione del giudice delle indagini preliminari su richiesta dei pm. Tra questi, i due avvocati di Berlusconi, Niccolò Ghedini e Piero Longo. Stralciata e poi archiviata anche la posizione di Giorgia Iafrate, la funzionaria di polizia che gestì il rilascio di Ruby dalla questura di Milano, su pressioni di Berlusconi, nella notte del 27 maggio 2010.

Il lungo elenco delle ragazze che ora rischiano il processo comprende i nomi di Ioana Amarghioalei, Lisney Barizonte, Iris Berardi, Roberta Bonasia, Francesca Cipriani, Concetta ed Eleonora De Vivo, Barbara Faggioli, Manuela e Marianna Ferrera, Marysthelle Polanco, Barbara Guerra, Miriam Loddo, Giovanna Rigato, Raissa Skorkina, Alessandra Sorcinelli, Elisa Toti e Ioana Visan. Aris Espinosa oltre alla falsa testimonianza e alla corruzione in atti giudiziari dovrà rispondere anche di reclutamento ai fini della prostituzione di una ragazza, Natascia Teatino, da lei portata ad Arcore. Di falsa testimonianza e corruzione è accusata anche la giornalista Mediaset Silvia Trevaini. Solo falsa testimonianza per Luca Pedrini, ex collaboratore di Nicole Minetti, per il giornalista Carlo Rossella, per l’ex massaggiatore del Milan ed ex consigliere regionale Giorgio Puricelli. Falsa testimonianza e corruzione per il pianista delle feste, Danilo Mariani, e per sua moglie Simonetta Losi.

Il Fatto quotidiano, 20 novembre 2015
To Top