CORONAVIRUS

In Friuli Venezia Giulia premiato il medico no-vax, dirigerà le emergenze

In Friuli Venezia Giulia premiato il medico no-vax, dirigerà le emergenze

Una brutta storia che contiene una storia ancor più brutta. È quella di Amato De Monte, medico anestesista di Udine, catapultato dal presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, e dal suo braccio destro per la sanità, Riccardo Riccardi, al vertice della Sores, la Struttura operativa regionale dell’emergenza sanitaria. Il fatto è che il nuovo capo delle emergenze in Friuli non solo è un gran tifoso dell’ozonoterapia, che considera – senza alcuna prova scientifica – la migliore delle cure per il Covid-19, ma è di fatto un no-vax.

A chi gli era vicino, nei mesi scorsi lo diceva chiaramente: “Io non mi vaccino, non mi fido di questi prodotti che circolano”. Poi ha cominciato a dire che era in attesa di un nuovo, fantomatico vaccino cinese. Dopo che la sua situazione è diventata argomento di polemica pubblica, è corso ai ripari comunicando di avere prenotato la vaccinazione, per il prossimo 28 dicembre. Continua dunque a non essere vaccinato, dopo essere stato operativo in reparti Covid a Udine, dove è primario e direttore del dipartimento di anestesia e rianimazione.

Il presidente nazionale degli Ordini dei medici, Filippo Anelli, ha reagito chiedendo che chi non si vaccina sia sospeso dall’attività professionale. L’ex ministro della Salute Beatrice Lorenzin e la senatrice Pd Tatjana Rojc hanno depositato interrogazioni sul suo caso alla Camera e al Senato.

Ma se questa è la prima storia, la seconda è perfino più imbarazzante. Perché De Monte dal 1º giugno è capo delle emergenze regionali, l’ex 118. Nominato dopo che era stato congelato un regolare concorso a cui non aveva partecipato. “Comandato” d’autorità da Giuseppe Tonutti, direttore generale di Arcs, l’azienda regionale che controlla anche le emergenze.

La promozione è stata il premio per il sostegno dato ai vertici politici di centrodestra della Regione – sostengono molti colleghi medici e i partiti d’opposizione – durante i mesi più neri della pandemia, che ha visto il Friuli Venezia Giulia tra le regioni più colpite d’Italia.

Il presidente regionale del sindacato dei medici anestesisti (Aaroi Emac), Alberto Peratoner, spiega che i numeri della pandemia in Fvg sono stati “addolciti” con stratagemmi (per evitare di entrare in zona rossa): “Alcuni reparti ospedalieri sono stati classificati di Terapia semintensiva, mentre in realtà erano a tutti gli effetti delle vere Terapie intensive gestite da anestesisti rianimatori, con pazienti gravi, ventilati e rapidamente intubati”. È successo a Gorizia e prima ancora a Palmanova, in un reparto di cui era responsabile proprio il dottor De Monte. Ora premiato.

Il Fatto quotidiano, 5 giugno 2021
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