POLITICA

Sindaco cercasi per battere Sala

Sindaco cercasi per battere Sala

Da ieri Giuseppe Sala non è più amministratore delegato di Expo. Ora comincia il cammino verso le elezioni di giugno. In salita: è in preparazione una lista alternativa. “Noi non voteremo mai Sala”, dice lo scrittore Corrado Stajano, già senatore indipendente del Pds. “Alle primarie ho votato per Francesca Balzani, la presenza in campo di Pierfrancesco Majorino le ha impedito di vincere, ma io ora non mi sento di certo impegnato a votare Sala: l’impegno l’hanno preso loro, l’oligarchia di partito, non io”. Non si sente impegnato neppure Nando dalla Chiesa: “Molti di quelli che sono andati a votare alle primarie l’hanno fatto per contrastare quello che considerano un pericolo per Milano. In un clima di militarizzazione del voto e in assenza di un’opinione pubblica in città, Sala è riuscito a raccogliere solo poco più del 40 per cento. Chi l’ha osteggiato non potrà certo votarlo a giugno. Dovrà nascere una candidatura alternativa ai due city manager”.

Si confronteranno infatti Sala (centrosinistra) e Stefano Parisi (centrodestra), entrambi ex direttori generali del Comune di Milano con giunte di centrodestra. Dalla Chiesa dice no alla proposta di candidarsi a capo di una lista civica: “Non posso abbandonare il mio progetto di ricerca in università, ma un candidato ci sarà”. Torna però a essere corteggiato l’ex direttore del Corriere della sera Ferruccio de Bortoli, che con una sua lista civica potrebbe seriamente impensierire i due manager in lizza (tre, con Corrado Passera di Italia Unica) e puntare dritto a diventare sindaco di Milano. Un altro candidato che potrebbe vincere, l’architetto Stefano Boeri, ritiene invece di dover mantenere “l’impegno preso alle primarie di sostenere il vincitore”. Chiede però che abbiano un peso le idee e le persone, come Balzani, che hanno raccolto il 34 per cento dei voti: “Sosterremo lealmente chi ha vinto. A meno che non si crei una situazione nuova”.

Di più non dice, ma si può immaginare una rottura, nel caso accadano eventi giudiziari o anche politici nuovi (per esempio che il bilancio di Expo sia diverso da quello adombrato finora dal commissario). Altro candidato possibile è Basilio Rizzo, da anni guardiano in Consiglio comunale della correttezza delle giunte sia di centrodestra sia di centrosinistra. Circola l’appello “Ma con Sala no”, primi firmatari Vittorio Agnoletto ed Emilio Molinari, rivolto alla sinistra, ma anche ai Cinquestelle. Più complicata la situazione di Sel, che oggi deciderà la strada da seguire: uscire dalla coalizione, oppure restare, magari con una “lista Balzani” che si affianchi alla lista del Pd e alla lista civica che Sala sta preparando.

Il Fatto quotidiano, 10 febbraio 2016
To Top