MILANO

Gherardo Colombo lascia il Comitato per la legalità

Gherardo Colombo lascia il Comitato per la legalità

Gherardo Colombo se ne va dal “Comitato per la legalità, la trasparenza e l’efficienza amministrativa” del Comune di Milano. Lascia la presidenza dell’organismo che ha diretto per anni. Proprio nel momento in cui la Procura di Milano ha contestato la prima accusa di corruzione a un dirigente del Comune, Giovanni Oggioni, considerato, dai pm che indagano sugli abusi edilizi a Milano, il Grande vecchio dell’urbanistica cittadina, da anni grande manovratore degli affari.

Oggioni è agli arresti domiciliari dal 5 marzo scorso. Dodici giorni dopo, Colombo lascia il Comitato per la legalità, il Comune ne annuncia lo scioglimento, con la nascita di un nuovo comitato, nato dalla fusione di quello per la legalità con quello Antimafia (“Comitato per lo studio e la promozione di attività finalizzate al contrasto dei fenomeni mafiosi e della criminalità organizzata”) diretto dal professor Nando dalla Chiesa.

Il nuovo organismo si chiamerà “Comitato Legalità e Contrasto alla criminalità organizzata del Comune di Milano”. Sarà presieduto dal professor dalla Chiesa e composto da David Gentili, Ciro Dovizio, Ilaria Meli, Eleonora Montani (già membri del Comitato Antimafia), da Mauro Renna (già membro del Comitato per la legalità), da Mariangela Zaccaria e da Martina Locarni.

“La creazione di un unico comitato”, si legge nel comunicato del Comune diffuso ieri, “nasce dalla proposta di Gherardo Colombo che, rimettendo il mandato da presidente e degli altri componenti, ha suggerito di riunire le due strutture in un’ottica di semplificazione ma anche di miglioramento dell’importante attività consultiva che entrambi i comitati – che hanno lavorato in costante coordinamento in questi anni – svolgono sulle tematiche attinenti alla legalità”.

Le new entry nel comitato sono Mariangela Zaccaria, da oltre 30 anni dirigente del Comune di Milano, ex direttore Infrastrutture e lavori pubblici prima e poi direttore Affari generali e istituzionali. E Martina Locarni, studiosa di pubblica amministrazione e criminalità organizzata.

Ieri si è autosospeso dalla commissione governativa Via-Vas per il Ponte sullo Stretto l’architetto Marco Cerri: è indagato a Milano per traffico d’influenze nell’inchiesta sul “sistema” dell’urbanistica e su di lui pende anche una richiesta d’interdizione (cioè di sospensione temporanea dalla sua attività professionale), per la sua attività di ex componente della Commissione Paesaggio del Comune di Milano.

Il Fatto quotidiano, 18 marzo 2025
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